RECLUTAMENTO. UNO SFORZO DI RINNOVAMENTO Stampa

Nell'era del "publish or perish" anche i paracadutati, i coccolati, i figli d'arte, hanno l'onere di dover combinare qualcosa. Anvur, Vra ed altri meccanismi di valutazione, pur nella non perfetta trasposizione del sistema da quello inglese a quello italiano, hanno avuto almeno il merito di misurare in qualche modo la ricerca scientifica in Italia, di aumentare il tasso di legalità di alcune scelte. In tal senso sembrano andare anche le c.d. procedure di idoneità nazionali che pur opinabili per la discrezionalità eccessiva che lasciano ai commissari, anche di fronte al superamento di tutti i parametri (non pochi) previsti, hanno comunque avuto il merito di affondare il concorso domestico tout court. Alla fine dunque, paradossalmente, l'Università italiana risulta essere, al netto di tutti i problemi, un sistema antico di regole e di potere che ha fatto il maggior sforzo di rinnovamento negli ultimi anni nell'immobile Italia. E che realizza per tasso di produttività europeo di ricerca pro-capite (ovvero a ricercatore) un invidiabile secondo posto dietro la finanziatissima Accademia olandese. (Fonte: A. De Oto, formiche.it 05-09-18)