GLI SCIENZIATI DOVRANNO PUBBLICARE SU RIVISTE OPEN ACCESS DAL 2020 IN ITALIA E IN ALTRE 10 NAZIONI EUROPEE. IL PIANO S Stampa

La parola del giorno è open access: gli studi pubblicati dovranno essere consultabili liberamente e immediatamente da tutti. Questo è l'obiettivo di 11 nazioni europee, fra cui l'Italia, che hanno annunciato di voler abbattere i muri dell'accesso alle pubblicazioni scientifiche, nella maggior parte dei casi non gratuite e ottenute tramite sottoscrizioni. Il progetto è steso in un piano, detto piano S, che è appena stato reso noto, all'interno della coalizione chiamata cOAlition S (dove Oa sta per open access). Il piano è stato presentato in un comunicato di Science Europe, fondata nel 2011 a Berlino, un'associazione che include le principali organizzazioni europee che finanziano e promuovono la ricerca in 27 paesi. La notizia sta facendo il giro del mondo: ecco in cosa consiste il piano S. Il piano stabilisce che dal 1° gennaio 2020 tutti i paper scientifici finanziati da enti pubblici nazionali e internazionali debbano essere pubblicati su giornali o piattaforme open access: questo è il principio chiave sottoscritto dalle 11 nazioni. E devono essere completamente e immediatamente disponibili. In tutto, il piano comprende 10 principi, fra cui la non accettazione del modello ibrido di pubblicazione, per cui alcuni giornali pubblicano parte dei contenuti in modalità open access e parte a pagamento. Il piano S coprirà i costi di pubblicazione sui giornali open access a un livello ancora da determinare, si legge sulle pagine di Science. Fra gli 11 firmatari vi è per l'Italia l'Istituto nazionale di fisica nucleare, mentre le altre nazioni aderenti sono: Austria, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Slovenia, Svezia e Regno Unito. (Fonte: WIRED 06-09-18)