Valutazione e governance. Si prospetta una riforma del MIUR Stampa
La genericità dei riferimenti ai momenti valutativi, confermata dalla persistente non utilizzazione corretta del CNVSU (Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario), assieme all’inutilità delle forme di valutazione delle attività didattiche a opera degli studenti, ai rimandi dell’attività del CIVR (Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca) e alla posticipata attivazione dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca), suggerisce lo scetticismo circa la reale intenzione di promuovere una politica legata agli incentivi alle buone pratiche. Le vicende dell’ANVUR e la gestione delle istituzioni destinate alla valutazione ripropongono più in generale il tema della governance del sistema d’istruzione superiore e dunque della riforma del ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca Scientifica, con particolare riferimento sia ai suoi rapporti con gli atenei (comprendente tra l’altro la prospettiva del loro accreditamento), sia alla possibilità di rappresentare per le università un reale interlocutore scientifico-culturale per stimolare e premiare piuttosto che limitarsi a verificare l’uniformità alle regole standard.
(R. Moscati 28-01-2011)