I RAGAZZI NON RESTANO LONTANI DALLE UNIVERSITÀ PER VIA DELLE TASSE UNIVERSITARIE Stampa

Se oggi la popolazione universitaria italiana e il numero dei laureati sono in coda alle classifiche europee, dipende da molte cose: la difficoltà del nostro mercato del lavoro; i bassi (talvolta grotteschi) salari d'ingresso; il costo di studiare e vivere in città diverse dalla propria, in assenza di adeguate residenze universitarie; la difficoltà logistiche dell'insegnamento (e alcune pratiche discutibili) di certe grandi università; l'inadeguatezza accademica di alcuni piccoli atenei locali.
Non raccontiamoci storie. Non è il livello delle tasse universitarie che tiene lontano i ragazzi.
Le tasse universitarie italiane sono, nel complesso, ragionevoli. Toglierle non ha senso: è demagogia, lasciamola ai politici. Per chi non può permettersele - stando attenti di non fare un regalo al papà che non dichiara i suoi redditi e presenta un imponibile risibile! - le università devono prevedere borse di studio. In una vera democrazia, nessun ragazzo dotato e volonteroso deve rinunciare agli studi per motivi economici. (B. Severgnini, CorSera 19-01-18)