LA POLARIZZAZIONE NEGLI ATENEI Stampa

La polarizzazione è esattamente ciò che sta avvenendo negli atenei italiani. «Al Sud, ma anche al Centro - Francesco Ferrante commenta a Linkiesta - ci sono sempre meno risorse e i ricercatori sono incentivati a spostarsi verso i dipartimenti "migliori", accentuando così il processo. La domanda che bisogna porsi è: se si parte da condizioni più difficili come si può migliorare se vengono sottratte le risorse? C'è da dire che un meccanismo meritocratico crea meno danni se le risorse complessive sono adeguate, per cui anche chi sta in basso nelle classiche riceve risorse adeguate. In Italia il Fondo di finanziamento ordinario è al di sotto degli standard internazionali e negli ultimi anni è stato ridotto di oltre il 15 per cento». Una recente analisi su Linkiesta a cura di Gianni Balduzzi ha sottolineato come uno dei principali problemi degli atenei del Sud sia la sproporzione tra l'alto numero di iscritti e il basso numero di laureati, oltre a un'eccessiva presenza di studenti fuori corso. «Sono favorevole alla valutazione e non sono contrario a che le risorse siano date ai più bravi - conclude Ferrante - però secondo criteri legati al principio del valore aggiunto». Per affrontare questo problema, nel mondo anglosassone sono state introdotte metodologie di valutazione basate sul concetto di "valore aggiunto": si misura la performance a parità di condizioni». (Fonte: F. Patti, linkiesta.it 12-01-18)