I DATI SEGRETI DELLA GARA TRA DIPARTIMENTI Stampa

La gara tra dipartimenti è avvenuta in due fasi. Nella prima fase sono stati selezionati 350 dipartimenti sugli 800 italiani sulla base dell'ISPD (Indicatore standardizzato di performance dipartimentale).
È Lucio Bertoli Barsotti che riesce a decifrare l'enigma dell'ISPD, rendendolo comprensibile a tutti: si tratta di una gara truccata che punisce le aree di ricerca con i migliori risultati bibliometrici a livello mondiale e premia quelle che arrancano nel confronto internazionale. Per esempio, un prodotto classificato "eccellente" in Fisica nucleare e subnucleare (FIS-04), quando trattato con la formula ISPD vale di meno di un prodotto classificato come "discreto" in economia dei mercati finanziari (SECS-P11). Detto in altro modo: ai fini della classifica tra dipartimenti, un prodotto eccellente in diritto tributario (IUS-12) vale come 4,4 prodotti eccellenti in fisica nucleare e sub-nucleare.
Nella seconda fase sono invece stati scelti i vincitori, sulla base di un punteggio complessivo in cui l'ISPD conta per il 70%, mentre il restante 30% è assegnato da una commissione di sette componenti, che giudica i progetti presentati dai dipartimenti che hanno superato la prima fase.
La prima fase del combattimento nell'arena si è svolta a porte chiuse, nel senso che sono stati pubblicati i risultati, ma nessuno ha potuto assistere e i cruenti duelli sono rimasti segreti. Fuor di metafora: i 352 dipartimenti (invece dei 350 previsti dalla legge – qui il rischio degli sciamani anvuriani si è rivelato giusto, perché nessuno avrebbe impugnato un allargamento destinato evidentemente a rimettere in carreggiata due dipartimenti che non potevano soccombere) sono stati selezionati sulla base di dati e calcoli che non è stato e non è tutt'ora possibile verificare e controllare, perché, semplicemente, questi dati l'ANVUR rifiuta di renderli disponibili invocando la disciplina dei dati personali (come se non fossero escogitabili, sol che si volesse, accorgimenti in grado di neutralizzare questo timore legalistico che paralizza i burocrati di via Ippolito Nievo, e come se non esistesse nella fattispecie un interesse all'accesso ai dati capace di controbilanciare i vulnera alla protezione dei dati personali dei partecipanti alla VQR). Roars ha fatto richiesta di accesso agli atti utilizzando la procedura FOIA (Freedom of Information Act, che permette l'accesso civico a tutti gli atti della Pubblica amministrazione) separatamente nei confronti di MIUR e ANVUR. MIUR ha risposto che il trattamento dei dati è compito di ANVUR. ANVUR ha risposto che non rende pubblici i dati. "Abbiamo chiesto l'accesso ai dati di base per la costruzione dell'Indicatore standardizzato di performance dipartimentale (ISPD), spiega Roars, per replicare i calcoli di ANVUR. Il MIUR sta distribuendo 1,35 miliardi senza che nessuno possa controllare la correttezza dei dati su cui è basata la distribuzione". (Fonte: Redazione Roars 05-02-18; V. Della Sala, FQ 13-02-18)