PAESI IN EUROPA CON PIÙ CORSI DI LAUREA IN INGLESE Stampa

Negli anni l'offerta di percorsi di studio sia di primo che di secondo livello, così come di master e corsi post laurea, con didattica esclusivamente nella lingua di Shakespeare si è notevolmente ampliata. Perché, com'è risaputo, in questo momento storico l'inglese è la lingua globale. In Olanda, per esempio, tra percorsi di primo e di secondo livello, i corsi di laurea in inglese sono circa 1.500. Una cifra considerevole, specie se rapportata all'esigua superficie del paese, grande più o meno quanto Veneto e Lombardia messi insieme e con una popolazione che supera di poco i 17 milioni di abitanti. In Germania, su una popolazione di quasi 83 milioni, i corsi di laurea in inglese sono più di 1.200, ai quali vanno aggiunti circa 300 corsi di dottorato. Perfino in Francia, nonostante la proverbiale ritrosia nei confronti dell'inglese, ci sono 450 percorsi di laurea la cui didattica è esclusivamente in tale lingua. In Italia le università che propongono corsi di laurea con didattica in inglese sono 56. Nel complesso, i corsi di laurea in inglese sono oltre 300, con una prevalenza di percorsi magistrali. In alcuni casi si tratta di corsi di studio esclusivamente in lingua straniera. In altri, come nel caso della Libera Università di Bolzano, di percorsi trilingue, in italiano, tedesco e inglese. A essere erogati in lingua straniera sono per lo più corsi di laurea dell'area tecnico-scientifica e di quella economico-finanziaria, con una buona percentuale anche di corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina. PoliMi ha tutti i corsi di dottorato in inglese e, su 45 indirizzi magistrali, 3 solo in italiano e 15 bilingui. Anche con questa scelta PoliMi ha scalato le graduatorie d'eccellenza, arrivando ad essere la nona università a livello europeo in ambito scientifico. A normare la lingua dell'offerta didattica deve essere un giudice e non l'autonomia universitaria? (Fonte: M. Russo, www.universita.it 01-02-18)