La riforma Gelmini secondo il Presidente della CRUI Stampa

«I processi devono arrivare a una conclusione, e ora bisogna chiudere. Se nel testo ci sono aspetti da rivedere, c'è la possibilità di farlo con i decreti attuativi. Ma è fondamentale che a gennaio si possa partire, tanto più che le risorse minime per il 2011 sono state assicurate».

Meglio correggere in corsa? «Certo. Scommettiamo sulla fattibilità della legge, sulle nuove forme di reclutamento, sulle garanzie di competitività, sulla valorizzazione delle carriere. Sono tutti elementi che non sempre sono stati compresi, e che invece dovrebbero togliere molte ombre allo stato d’incertezza in cui ora vivono i giovani».

Il dissenso nasce da un'errata percezione della riforma? «In parte sì. Ma vedo anche non poca ideologia. E su questo punto c'è poco da fare. Trovo comunque paradossale protestare contro il Parlamento in un'occasione in cui si è fatto un grande lavoro, da parte di maggioranza e opposizione, per migliorare la riforma. Fosse avvenuto o avvenisse più spesso... ».
(Corsera 20-12-2010)