UNIBO. UN ARGINE AL TURISMO UNIVERSITARIO. UNIBO SELEZIONERÀ CHI VUOLE RIENTRARE PER TERMINARE GLI STUDI Stampa

Per aggirare il test di medicina è nato un mercato parallelo di agenzie specializzate che offrono costosi trasferimenti in Paesi dell'Est Europa. Per il rientro in Italia alcune (ex)facoltà di medicina come a Bologna fanno una rigida selezione, altre invece accolgono studenti italiani con preparazioni alla bulgara o alla romena. Festi (UniBo): "Da quest'anno arginiamo il turismo universitario" senza una base di teoria. «Mediamente la qualità è più bassa, la didattica sul piano teorico è buona ma è solo teorica: spesso la preparazione è claudicante. Molti studenti sono tornati con una montagna di crediti in attività curriculari, tirocini su tirocini, ma tutte questa operosità non corrisponde a una reale formazione». Mentre il MIUR conferma che non hanno alcuna validità questi titoli, ogni anno qualcuno si infila nei posti messi a disposizione dai singoli atenei. Come fanno? «Credo che abbiamo i dati statistici di quelli più "accoglienti" e provano a spedirli. Il Consiglio di Stato ha stabilito che non possiamo mettere un freno agli spostamenti dentro e fuori l'Europa, il punto è selezionare i più meritevoli». I genitori hanno evocato un «diritto allo studio negato» in Italia a causa del numero chiuso. «Lo sbarramento con le 60 domande scritte per tutti ha creato certamente un fenomeno nuovo, ma faccio fatica a pensare un sistema diverso. Esiste da 15 anni e in tutti i Paesi del mondo, per chi vuole fare medicina, si è adottato un criterio di selezione obbligatorio. Un dottore preparato presuppone una buona preparazione che significa anche un numero congruo di docenti, aule, laboratori e didattica. Per questo noi ne accettiamo 320 ogni anno, non uno di più». (Fonte: La Stampa 13-11-17)