GLI SCIENZIATI NON SANNO FARSI CAPIRE? Stampa

Quando avvengono le manipolazioni di temi scientifici, un luogo comune che si ascolta è: "La colpa è degli scienziati, che non fanno alcuno sforzo per far capire le cose; se ne stanno chiusi nelle loro torri di avorio e non gli importa di comunicare con le persone comuni". Dunque qualcuno dirà che gli scienziati nessuno li legge perché non si fanno capire. Calma un momento. Io diffido in genere quando gli scienziati si fanno capire troppo. Ma questo è un problema diverso. Certo che se uno scienziato ha studiato venti anni e scritto per riviste specializzate migliaia di pagine di calcoli e figure allo scopo di circoscrivere complicati concetti, ipotesi ed esperimenti per spiegare un fenomeno complesso, è difficile che possa essere esaustivo e brillante in 5-6 mila caratteri (spazi inclusi). A parte che ha anche disimparato di solito a scrivere in italiano. Ma il punto vero è che sono necessari adeguati livelli di alfabetizzazione funzionale per capire certe informazioni o seguire taluni ragionamenti. Se ben il 30 per cento dei cittadini italiani è funzionalmente analfabeta, contro il 12 per cento della Finlandia o della Repubblica ceca - e se un altro 50 per cento verosimilmente rimane al di sotto delle prestazioni cognitive richieste per capire le complicate dinamiche delle economie della conoscenza - forse questo avrà un ruolo nel fatto che le persone non riescono a capire certi argomenti. Al di là degli sforzi che possono fare gli scienziati. I guru che vanno per la maggiore, che non dicono niente quando scrivono, invece li capiscono tutti. (Fonte: G. Corbellini, Il Foglio 05-12-17)