IL GOTHA DELLA FISICA FONDAMENTALE MONDIALE DENUNCIA: L'ITALIA STA TAGLIANDO FUORI DALL'UNIVERSITÀ PROPRIO I LEADER DEI PROGETTI INTERNAZIONALI DI FRONTIERA PER LA RILEVAZIONE DI ONDE GRAVITAZIONALI Stampa

Lo scorso 14 agosto, il rilevatore di onde gravitazionali Virgo di Cascina, Pisa, ha catturato il passaggio di onde gravitazionali, le increspature dello spazio-tempo previste dalla Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein e intercettate per la prima volta negli Usa nel settembre 2015, dai due rilevatori del progetto Ligo, gemelli di Virgo. Un successo epocale per la scienza, che "dà l'avvio a un settore nuovo: l'astronomia gravitazionale" ha detto al Fatto Helios Vocca dell'Università di Perugia, tra i responsabili di Virgo. Proprio quando il progetto Virgo raccoglie gli onori internazionali, una lettera indirizzata alla ministra per l'Università e la Ricerca Valeria Fedeli, e firmata dal gotha della fisica fondamentale mondiale, denuncia come l'Italia stia tagliando fuori dall'università proprio i leader dei progetti internazionali di frontiera per la rilevazione di onde gravitazionali. Le regole fissate dall'Agenzia per la Valutazione dell'Università e della Ricerca (Anvur) per accedere al ruolo di professore universitario — le cosiddette mediane — non consentono ai ricercatori diretti da Stefano Vitale, fisico dell'Università di Trento, a capo dell'esperimento Lisa Pathfinder dell'Agenzia Spaziale Europea, di ottenere l'abilitazione necessaria a partecipare ai concorsi. Eppure dopo un ventennio di ricerca, nel 2016 Lisa Pathfinder ha mostrato che è possibile costruire un rilevatore di onde gravitazionali spaziale, milioni di chilometri più lungo ed estremamente più sensibile dei rilevatori terrestri del progetto Ligo-Virgo. Secondo Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto Italiano di Fisica Nucleare, "il criterio che utilizza l'Anvur, è senz'altro sbagliato per quanto riguarda il settore della fisica fondamentale". (Fonte: L. Vendemiale, FQ 29-09-17)