RECLUTAMENTO. SCEGLIERE TRA GLI ABILITATI SENZA ULTERIORE CONCORSO Stampa

Il nostro Paese ha, negli ultimi anni, realizzato due riforme importanti del sistema universitario. La prima è l'introduzione di un sistema di valutazione della qualità della ricerca, che valuta la produzione scientifica dei professori di tutte le università. La seconda è il meccanismo della Abilitazione scientifica nazionale (Asn), una procedura che, appunto, abilita i candidati alla professione di professore universitario, ma senza assegnare un posto di lavoro. Saranno poi le singole università a scegliere tra gli abilitati, ma sempre attraverso un ulteriore concorso. La Asn fa sì che lo Stato possa operare un controllo sulla professione di professore universitario, impedendo a chi non ha i titoli di accedervi. La valutazione della qualità della ricerca consente, sempre allo Stato, di verificare se le persone assunte nel ruolo dei professori e delle professoresse sono state all'altezza del ruolo, potendo poi punire l'Università che ha reclutato persone non all'altezza del ruolo. Perché, quindi, non eliminare i concorsi locali? Le università potrebbero selezionare gli abilitati con procedure finalmente in linea con quelle delle migliori università al mondo, scegliendo la miglior professionalità per le proprie esigenze didattiche e scientifiche. Consentire alle università libertà nella definizione degli stipendi (sia chiaro, sempre nei limiti del proprio bilancio) consentirebbe poi alle università di competere liberamente per il reclutamento dei migliori scienziati, anche all'estero. (Fonte: P. Perata, IlSole24Ore 06-10-17)