IL PERCHÉ DI UNO SCIOPERO: LA VERA STORIA DEGLI SCATTI STIPENDIALI DEI PROFESSORI UNIVERSITARI Stampa

Per tutti gli altri statali “generici”, nel momento in cui è terminato il blocco, in busta paga si sono cominciati a ritrovare il corrispettivo degli scatti maturati durante il periodo di blocco. Quindi, al di là della durata del periodo di blocco, per loro la busta paga attuale è la stessa che se il blocco non ci fosse stato. Han perso soldi negli anni di blocco, e nessuno glieli restituirà mai, ma poi la loro retribuzione è tornata a essere quella prevista dal loro contratto, come se il blocco non ci fosse stato. Invece a noi permane il mancato avanzamento degli scatti che sarebbero maturati durante il periodo di blocco, e tale mancato avanzamento si ripercuoterà per tutte le nostre future buste paga, TFR e pensioni! Noi continueremo a pagare lo scotto degli scatti mancati da qui all’eternità … Con un danno cumulato che per me, che ho 58 anni, ha un valore attualizzato di circa 108.000 euro. Ma per un giovane di 32 due anni vale oltre 150.000 Euro! Al confronto, il mancato pagamento degli scatti per 5 o 6 anni è una bazzecola, il vero danno è il taglio PERMANENTE che stiamo subendo tuttora, e che durerà per sempre! E’ per questo che stiamo tuttora protestando vivacemente, ed è questa la vera anomalia che differenzia gli universitari da tutti gli altri dipendenti pubblici. (Fonte: N. Casagli e Red.ne Roars 08-08-17)