UNIPD. UNA SCUOLA DI MEDICINA CHE ASSOCIA FORMAZIONE A RICERCA SCIENTIFICA E LIVELLI SANITARI DI ECCELLENZA Stampa

Ci racconta il rettore Rosario Rizzuto: «Il rapporto fra università e medicina percorre i secoli. A Padova hanno studiato e insegnato figure come Morgagni, Vesalio, Harvey e Wirsung. Ospitiamo il più antico teatro anatomico del mondo costruito da Fabrizio d'Acquapendente nel 1599. In linea con questa gloriosa tradizione, oggi l'ateneo offre una Scuola di medicina che associa formazione a ricerca scientifica e livelli sanitari di eccellenza. La seconda valutazione nazionale della qualità della ricerca (Vqr) ha confermato la prima posizione dell'ateneo nell'area medica, un risultato che riconosce alta qualità scientifica delle diverse discipline cliniche e dell'area biomedica». Qual è il segreto del successo? «Padova è città universitaria per antonomasia: conta 60mila studenti su 210mila abitanti con corsi di ogni ambito delle aree scientifico-tecnologica, di scienze della vita e umanistico-sociale. Qui i ragazzi sono immersi in un ambiente culturale vario, vivace e stimolante. Un luogo fecondo in cui lo studente viene esposto ai diversi aspetti della medicina moderna e acquisisce una formazione rigorosa ed estremamente aggiornata». Qualche esempio? «Padova, dove Vincenzo Gattucci nel 1985 fece il primo trapianto di cuore in Italia, è oggi il primo ospedale italiano per numero di trapianti d'organo. Nella ricerca e assistenza nel campo delle malattie rare, l'Unione Europea ha costituito 21 reti di eccellenza e Padova è presente in 18. Questa eccellenza si avvale anche della stretta interazione tra ricerca, assistenza clinica e ricerca di base. L’ateneo è centro leader nel mondo nel campo della biologia e patologia dei mitocondri, ha numerosi laboratori di ricerca di eccellenza, un Irccs nel campo dell'oncologia e un Centro di ricerca in neuroscienze che integra competenze dalla medicina alla psicologia e alla ingegneria elettronica e biomedica». (Fonte: V. Ferlazzo, la Repubblica 03-04-2017)