IL SISTEMA BUROCRATICO LEGATO ALLA CONSIP/MEPA ALZA I COSTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E RENDE L’UNIVERSITÀ INEFFICIENTE E MENO COMPETITIVA Stampa

La CONSIP è andata assumendo negli anni sempre più peso nella gestione della vita quotidiana dei dipartimenti e dei singoli docenti. Ormai per fare anche acquisti di piccole entità è necessario far ricorso ai suoi canali, con la conseguenza, ad es., di rallentare procedure che avrebbero potuto essere molto più celeri; oppure esser costretti ad acquistare prodotti tecnologicamente già datati, specie nel campo informatico in cui l’obsolescenza è molto più veloce dei tempi necessari con cui si procede a far gare di appalto milionarie che concernono migliaia di pezzi dello steso tipo (è ad es. il caso dei laptop). Non solo, ma pensata per evitare gli abusi (e altro…) su scala dipartimentale, si è trasformata in un’occasione di grande corruzione generale, come sempre accade quando ci sono appalti milionari. Qui di seguito la petizione che è nata per cercare di porre freno al delirio burocratico che ormai investe l’università, anche nelle piccole cose, e che ci sembra vada nella direzione giusta. Corruptissima republica, plurimae leges (Tacito, Annales, Libro III, 27).
«La CONSIP è un’invenzione amministrativa volta a (i). combattere la criminalità, (ii). abbassare i costi della pubblica amministrazione, (iii). salvaguardare i lavoratori. E’ questa una soluzione utile per l’Università? Noi operatori dell’Università riteniamo che la scelta di avere il sistema burocratico legato alla CONSIP/MEPA e alle regole degli appali anche per spese di piccola entità (i) non aiuti a combattere la criminalità (ii) alzi i costi della pubblica amministrazione e renda l’Università inefficiente e meno competitiva (iii), non salvaguardi i lavoratori. La burocrazia connessa alla COMSIP appesantisce ogni passo di ogni singolo acquisto o richiesta di lavoro a tempo determinato, prende una parte sproporzionata del tempo dei docenti e degli amministratori, sottraendolo all’efficienza ed efficacia di un’Università moderna, senza alcun riscontro nella lotta alla criminalità. Il fenomeno criminale in Università non ha alcuno svantaggio dall’esistenza della CONSIP (che peraltro attira altri livelli di criminalità centrale), mentre i docenti e gli amministratori dell’Università ne hanno un notevole danno in termini di tempo e impegno burocratico inconcepibile in un’università moderna». (Fonte: Redazione Roars 27-03-17)