UNIVERSITÀ, CONCORSI RISERVATI FINO AL 2020 Stampa

Un emendamento al decreto c.d. Milleproroghe fa slittare di due anni la necessità di concorsi aperti nelle nostre Università. A dicembre di quest’anno si sarebbe concluso, infatti, il periodo transitorio, originariamente previsto in sei anni, durante il quale è stato consentito agli Atenei di avvalersi della deroga alle normali modalità di accesso e procedere a concorsi interni, riservati a ricercatori a tempo indeterminato e a professori associati, fino alla metà dei posti disponibili. Ancora una volta si è sottolineato il privilegio degli interni rispetto agli aspiranti esterni, ora parzialmente frustrati nelle loro legittime aspettative fino al 2020. La possibilità di accedere ai ruoli o di proseguire nella carriera accademica per tanti giovani, o non più tali, che per anni hanno consentito con la loro opera il funzionamento e la vitalità di strutture destinate altrimenti a sclerotizzarsi, merita indubbiamente comprensione, rispetto e risposta adeguata. Pari considerazione deve tuttavia riservarsi anche alla caratterizzazione di un’Università che si muova senza vincoli o condizionamenti, perseguendo l’assoluta qualità, della quale concorsi aperti e partecipati costituiscono la premessa e la garanzia. (Fonte: www.tuttoscuola.com 15-03-17)