APPELLO ALLA MINISTRA DI ABILITATI A PROFESSORE ORDINARIO Stampa

Un numeroso gruppo di docenti universitari che nelle tornate di Abilitazione scientifica nazionale (ASN) del 2012 e del 2013 hanno ottenuto abilitazione alla prima fascia (professore ordinario, PO), dopo anni di studio e ricerca, si è rivolto con una lettera il 26 febbraio alla ministra dell’Istruzione affermando, tra l’altro: “Molti di noi sono stati e sono penalizzati dai criteri di assegnazione alle diverse Università di punti organico per il reclutamento dei nuovi PO fondati sulla performance complessiva delle medesime. L’opportunità della presa di servizio è collegata non al merito individuale, come nel quadro dell’ASN, ma alla suddetta performance. Questa differenza genera una discriminazione tra gli abilitati tutti giudicati, nel quadro dell’ASN, secondo principi e procedure omogenei e assolutamente nuovi per il sistema di reclutamento universitario italiano. Una discriminazione che deriva dalla valutazione non già delle nostre infaticabili attività didattiche e di ricerca, ma semplicemente della rispettiva sede universitaria nel suo complesso nella quale possono dissolversi i nostri incessanti contributi positivi”. Inoltre gli scriventi hanno richiamato un comunicato del CUN del 25 gennaio in cui si rilevava: “Le dinamiche di avanzamento nella prima fascia si stanno mostrando inadeguate a fronteggiare l’attuale situazione di minimo storico della numerosità dei Professori ordinari. Per trovare valori inferiori alle attuali 13000 unità, bisogna risalire al 1989, quando il corpo studentesco non raggiungeva i tre quarti di quello attuale, pur prevedendosi già nel DPR 382/1980 un organico di 15000 unità. Appare pertanto fortemente anomalo in questo contesto che il numero di Professori associati abilitati alla fascia superiore e non chiamati sia attualmente pari al 75%”. Infine i docenti chiedono con forza alla ministra di prevedere, almeno per le università che hanno abilitati a PO, un aumento dei punti organico anche per consentire alle stesse Università di avvalersi di docenti stimati in diverse parti del Paese e sovente all’estero, ma finora molto penalizzati.
Firmato da professori abilitati alla prima fascia dell’Università degli studi di Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, del Molise, della Calabria, della Campania Luigi Vanvitelli, dell’Insubria, del Salento, Ferrara, Firenze, Milano Statale, Padova, Palermo, Perugia, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tre, Salerno, Siena, Teramo, Trento e Trieste
(Fonte:
http://tinyurl.com/gpmu666 12-03-217)