UNIVERSITÀ FUTURA. TRA DEMOCRAZIA E BIT Stampa

Autore: Juan Carlos De Martin. Codice edizioni 1017, 236 pgg.
Nata quasi mille anni fa, l’università italiana è un’istituzione antica, che per secoli ha formato l’élite del paese, mentre con l’avvento dell’università di massa è passata a preparare i giovani per il mondo del lavoro, una vocazione ormai data per scontata, che l’autore invece rimette in discussione, alla luce delle sfide globali ineludibili per ogni paese e che il nostro, nonostante tutto, ben può affrontare. A suo parere, “se messa nelle condizioni di farlo”, l’università italiana ha le risorse intellettuali ed etiche per aiutare la società a vincere le sfide che abbiamo davanti, anche se ciò richiede interventi normativi e risorse adeguate, soprattutto per gli atenei del Sud. Tre gli obiettivi da perseguire, secondo De Martin. Innanzitutto, abbandonando l’idea di formare studenti in quanto futuri lavoratori, l’università dovrebbe tornare a educare persone, per farne soggetti realizzati, cittadini consapevoli e lavoratori intelligenti; in secondo luogo, l’università dovrebbe contribuire al sapere, da non intendere però soltanto come conoscenza ritenuta utile, ma come un ritorno ad avere uno sguardo lungo, favorendo la coltivazione di settori della conoscenza che in questo momento sono ritenuti economicamente poco utili, dato che, continuando di questo passo, si rischia di sottrarre ai nostri figli un patrimonio di conoscenze potenzialmente inestimabili; in terzo e ultimo luogo, l’università deve prendere coscienza del contributo importante che può dare alla democrazia, “un potenziale che in altri paesi è chiaro, ma che in Italia attende di venire discusso, capito e, soprattutto, praticato”. Un contributo che può dare, in un’epoca malata di presentismo, generando nuove idee e svolgendo il ruolo di coscienza critica della società. (Fonte: R. Tomei, Il Foglietto 23-02-17)
Abbiamo di fronte cinque sfide da cui dipende il futuro dell’umanità: ambientale, tecnologica, economica, geopolitica e democratica. Sfide a cui si aggiunge, per noi italiani, quella rappresentata dal futuro sempre più incerto del nostro paese. Su quali principi dovrebbe basarsi l’università per aiutare la società ad affrontare questi problemi? Più in generale, cosa potrebbe fare per le persone e la conoscenza? Quali metodi, quali aspetti è bene che restino invariati, e quali potrebbero invece beneficiare della rivoluzione digitale? Dopo oltre vent’anni focalizzati sugli aspetti economici della missione dell’università, è ora di riscoprirne le radici umaniste e di portarle nel ventunesimo secolo. Juan Carlos De Martin propone un’idea di università pensata per tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro paese, in particolare per i ragazzi e le ragazze nati all’inizio del millennio.
(Fonte: presentazione dell’editore)