RAPPORTO DOCENTE/STUDENTI NELLE TELEMATICHE. ANCORA TRE ANNI PER ADEGUARSI Stampa

Le università telematiche avranno ancora tre anni per adeguarsi ai parametri più restrittivi sul rapporto docente/alunni. Questa la decisione definitiva della ministra dell'istruzione, Valeria Fedeli, rispetto a quanto deciso a dicembre scorso, nell'ultimo giorno del suo mandato a viale Trastevere, dalla precedente ministra Stefania Giannini. E lo ha fatto con un decreto, il n. 60/2017, che rettifica i termini del decreto datato 12 dicembre 2016 dedicato all'autovalutazione, la valutazione, l'accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio. C’era stata una levata di scudi da parte del mondo degli atenei telematici contro i nuovi criteri per l'accreditamento previsti dalla Giannini: in media dovrebbero esserci almeno sei unità di docenti ordinari ogni 150 iscritti per ottenere il via libera a un corso telematico. Con costi che praticamente supererebbero le rette: se una retribuzione media annua di un professore, infatti, è di 60 mila euro, la spesa in soli stipendi sarebbe di 360 mila euro. A fronte di rette in media di 2 mila euro l'anno, l'operazione per un'università telematica sarebbe dunque in perdita, a favore degli atenei che invece operano in modalità mista. Il nuovo parametro doveva scattare dal 2017/2018, ora invece si va al 2020/2021. (Fonte: A. Ricciardi, ItaliaOggi 09-02-17)