Quale spesa per una laurea? Stampa
Gli economisti sommano il costo delle tasse universitarie ai mancati guadagni per gli anni di studio (il costo opportunità). Proviamo a fare un calcolo approssimativo. In Italia le tasse d'iscrizione sono mediamente a 1.200 euro (dati Ocse), gli anni medi necessari per laurearsi sono 7 (valutazione Crui) e il reddito medio netto annuo di un lavoratore con diploma di scuola secondaria tra i 18 e i 25 anni è 7.200 euro (Banca d'Italia). Dunque, il costo di una laurea è, in media, pari a 1.200 x 7 + 7.200 x 7 = 58.800. È una cifra senza dubbio significativa. Tuttavia, laurearsi conviene. La Banca d'Italia stima che il rendimento medio di un anno in più di istruzione sia circa l'8 per cento. Questo calcolo si basa sui differenziali salariali a vantaggio delle persone più istruite e sui costi di studio (incluso il costo opportunità). Meglio investire in istruzione che in Cct. Le banche dovrebbero essere pronte a finanziare questa spesa. In realtà le cose non sono così semplici: il mercato del credito nel settore dei prestiti agli studenti è caratterizzato da incertezza e asimmetrie informative. Le banche chiedono una qualche forma di collaterale ai mutuatari e l'investimento in istruzione non offre sufficienti garanzie ai creditori. In ogni caso, questi calcoli approssimativi dimostrano che le tasse universitarie sono una percentuale poco importante dei costi di laurea. In base al nostro esempio, ammontano ad appena 8.400 euro su 58.800, spalmati su 7 anni. In effetti, le tasse universitarie in Italia sono tra le più basse d'Europa e le banche dovrebbero essere ben felici di anticipare il 14% di un investimento (sia pure rischioso) che rende l'8% annuo. La spesa pubblica per l'università, in Italia, è inferiore del 30% rispetto alla media di Francia, Germania e Regno Unito. Questo dato spinge ogni anno la Conferenza dei Rettori a chiedere più risorse al governo di turno. Si ritiene che i cattivi risultati dell'università italiana (abbandoni, maggiore tasso di disoccupazione e tempi lunghi per laurearsi) possano essere eliminati dando il 30% in più di risorse. Ciò equivale a spendere 2.200 euro circa per studente. (P. Reichlin, Il Sole 24 Ore 06-06-2010)