Boom di laureati dell’unibo con periodo di studio all’estero Stampa
All'Università di Bologna è boom di laureati che hanno trascorso un periodo di formazione sui banchi delle università del resto d'Europa e del mondo. Sfiorano addirittura il 29 per cento tra quelli di secondo livello (che hanno cioè già conseguito una prima laurea triennale). Si tratta di una quota superiore all'obiettivo del 20 per cento indicato dai ministri europei dell'Istruzione, e dieci punti percentuali in più rispetto alla media nazionale calcolata da AlmaLaurea sulla maggior parte degli atenei italiani (l'Alma Mater e' prima tra i mega atenei). Più in generale, arrivano al 18 per cento i dottori Unibo con alle spalle un periodo di studio all'estero, a fronte di una media italiana del 14. Si avvalgono di programmi di scambio europeo, prima fra tutti il celebre e amato Erasmus, nel quale l'Alma Mater primeggia addirittura a livello continentale, come primo ateneo per numero di studenti in partenza e terzo, dopo un paio di università spagnole, per studenti stranieri in ingresso. L'internazionalità formativa dell'università di Bologna emerge dalla XII indagine sul profilo dei laureati italiani. Nel caso di Bologna, particolarmente brillanti risultano gli oltre quattromila laureati di secondo livello (specialistici) del 2009. Sono più regolari negli studi (il 54,4% conclude in corso), ottengono un buon punteggio finale (in media 107,7 su 110) e frequentano più assiduamente le lezioni (il 70% segue almeno tre quarti degli insegnamenti). Risultano così soddisfatti che il 72 per cento di loro ripeterebbe l'esperienza di un corso di laurea specialistica presso l'ateneo. (AGI, 28-05-2010)