I ranking accademici e l’ireg observatory on academic ranking and excellence Stampa
I quattro ranking più autorevoli attualmente sono in Gran Bretagna, in Cina, in Spagna e in Francia. I ranking dell’inglese Times Higher Education Supplement (THES-QS) si sono finora basati essenzialmente su due parametri: l’opinione che dei vari atenei hanno accademici ed esperti operanti nel mondo del lavoro – un criterio, questo, criticato in quanto ritenuto troppo soggettivo – e il database Scopus, che copre 18.000 titoli di oltre 5.000 editori internazionali, 435 milioni di pagine web di argomento scientifico e 23 milioni di brevetti e articoli in corso di stampa segnalati da 3.000 riviste scientifiche.
Nel ranking dell’università Jiao Tong di Shangai, noto anche come ARWU (Academic Ranking of World Universities), i parametri di valutazione si basano su quelli che vengono definiti “indicatori obiettivi”, tra cui: il numero di ex alunni e docenti insigniti di premi Nobel e medaglie Fields; il numero di ricercatori maggiormente citati selezionati dalla Thomson Scientific; il numero di articoli pubblicati in riviste scientifiche indicizzati dal Science Citation Index-Expanded e dal Social Sciences Citation Index e la performance procapite rispetto alle dimensioni dell’ateneo esaminato. Ogni anno vengono analizzate più di mille università e la classifica delle migliori 500 viene divulgata via web.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo stila una classifica particolare, il Web Ranking of World Universities, che basa la propria valutazione sull’organicità e sulla qualità della presenza in Internet dei vari atenei, delle loro biblioteche online e della loro formazione a distanza. Alla produzione scientifica disponibile per via telematica va larga parte del punteggio, mentre un altro importante fattore di giudizio è costituito dalle attività web misurate attraverso il numero di collegamenti al sito dell’università da parte di enti e organismi esterni. Questo secondo criterio va in qualche modo a sostituire il numero di citazioni nelle pubblicazioni scientifiche che tanta importanza ha in altri ranking.
La quarta graduatoria è il Professional Ranking of World Universities della Mines Paris Tech, una delle più famose Grandes Ecoles francesi. Essa si basa unicamente sul numero e sulla provenienza dei manager ai vertici di Fortune 500. Gli ottimi risultati della Francia rispetto ai tre ranking precedenti si devono al fatto che THES e Shangai attribuiscono grande importanza alle attività accademiche e di ricerca dei docenti delle università, ridimensionando il peso del successo professionale dei loro ex alunni su cui si fonda la classifica francese.
Nel 2009 si è avuto per la prima volta un ranking cinese, curato dalla Shangai Ranking Consultancy, che si prefigge tra i suoi obiettivi «l’analisi comparata e approfondita a livello mondiale delle università di ricerca, supportando così i più importanti processi decisionali dei governi nazionali e delle università in un contesto mondiale».
Va inoltre menzionato il tentativo dell’Association of American Colleges and Universities di sviluppare una metodologia alternativa alle classifiche pure e semplici. Il LEAP (Liberal Education and America’s Promise) permette di visionare dei portfolio elettronici indicativi del background formativo degli studenti e dei loro successi professionali. Il portavoce dell’Associazione ha dichiarato che questi nuovi parametri di giudizio consentono al mondo del lavoro di valutare la professionalità dei laureati, le loro capacità di comunicazione e altre competenze che prescindono dai curricula formativi.
La crescente importanza dei ranking delle università e la valutazione della loro attendibilità ha dato via alla creazione di un Osservatorio permanente sui ranking accademici del gruppo IREG (International Ranking Expert Group). Il gruppo IREG si è trasformato in una associazione internazionale non-profit, l’IREG Observatory on Academic Ranking and Excellence, registrata a Bruxelles in base alla legge belga, mentre la sede del segretariato dell’Osservatorio è a Varsavia. Oltre le Conferenze globali bi-annuali IREG, l’Osservatorio IREG terrà ogni anno seminari internazionali. L’Osservatorio ha lo scopo di monitorare e migliorare la qualità dei ranking nazionali ed internazionali. Gli esperti IREG, che nell'ultimo decennio si sono incontrati ad intervalli regolari in occasione di conferenze internazionali, potranno ora contare su una valida ed efficiente organizzazione non governativa che agisce a livello mondiale nel pieno rispetto dei principi di "qualità e buone pratiche nei ranking" stabiliti durante la conferenza di Berlino del 2006. Secondo tali principi, i criteri di audit adottati dai differenti tipi di ranking universitari dovranno necessariamente portare a migliorare e raffinare ulteriormente le metodologie adottate al fine di comparare e valutare i vari sistemi di classifiche esistenti. La prima assemblea generale dell’IREG si è tenuta a Varsavia l’8 marzo 2010. La prossima conferenza IREG si terrà a Berlino il 6-8 ottobre 2010. (Fonte: C. Tata, rivistauniversitas 18-03-2010)