Mozione del CUN in 4 punti sui criteri di distribuzione del FFO 2010 Stampa
Nell’adunanza del 24 marzo 2010 il Consiglio universitario nazionale ha deciso di inviare al ministro Gelmini la seguente mozione in quattro punti, che costituisce un documento sugli indicatori di valutazione per l’Università relativi ai criteri di distribuzione del FFO 2010:
1. Il CUN richiama ancora una volta (come fatto nei pareri ai Decreti FFO 2007, 2008 e 2009) la necessità di una rapida distribuzione del Fondo annuale agli atenei, che anche quest’anno avviene ad anno accademico largamente iniziato. Sembra sistematicamente sfuggire l’idea che il tempo è una risorsa anche economica e che dunque ogni ritardo nella distribuzione costituisce uno spreco ed una penalizzazione del Sistema. Va urgentemente dissipata la coltre di incertezza che, come ricostruito nella mozione dell’11.2.2010, grava sui Fondi 2010 relativamente all’ammontare complessivo effettivamente disponibile, alla tipologia dei fondi, alla loro disponibilità e modalità di utilizzo. Come soluzione di medio periodo, il CUN ribadisce con forza la necessità che venga adottata, come già sperimentato per il sistema socio-sanitario italiano, la formula di un FFO stabile su 5 anni con incremento annuale almeno del 2%, al fine di offrire spazi di continuità e di rigore a politiche di razionalizzazione e riqualificazione dell’intero Sistema. Soluzioni una tantum non danno stabilità al Sistema e il taglio finanziario per il 2011 è tale da inficiare pesantemente le stesse politiche impostate in questa legislatura.
2. Con riferimento al FFO 2010, posto che con la possibile assegnazione di 400 milioni provenienti dal cosiddetto “scudo fiscale” l’ammontare a disposizione sarebbe di 6 mld e 616 mil euro (con un decremento del 4% rispetto ai 6 mld e 894 mil euro del 2009), il CUN propone che la percentuale di cui all’art. 2 della Legge n.1/2009 sia fissata, anche per quest’anno, al 7%. Riguardo allo schema del Decreto, propone che sia incorporata nella distribuzione la razionalizzazione della spesa per i Consorzi - in base ai risultati dell’analisi suggerita nel parere CUN 2007 e condotta dalla Commissione costituita con Decreto Direttoriale n. 97 del 30.9.2009 - e chiede che i prelievi dal FFO degli stanziamenti previsti dagli accordi di programma sottoscritti dal MIUR con singoli atenei siano ammortizzati nel medio periodo. A questo proposito il CUN chiede di poter avere a disposizione un elenco degli accordi firmati negli ultimi due anni, da integrare con ogni nuovo accordo successivo.
3. Con riferimento ai criteri per la distribuzione del Fondo di cui all’art. 2 della Legge n.1/2009, il CUN nel parere del 25 giugno 2009 aveva proposto di “avviare un’approfondita discussione sulla consistenza e qualità degli indicatori integrandoli in un unico modello a valenza pluriennale capace di dare effettiva
rappresentazione all’articolazione del sistema degli atenei in Italia (specialistici, generalisti, tematici, ecc.)”.
Preso atto che ciò non è al momento ancora avvenuto, riprende quanto indicato nella mozione dell’11.2.2010 e conferma la ricerca del “massimo di stabilità e continuità fatte salve le migliorie da apportare a tutti o ad alcuni degli indicatori”. In tale prospettiva, ritiene di confermare la proposta di ripartizione “2/3 a ricerca e 1/3 a didattica” (con la rimozione del terzo fattore relativo alle sedi periferiche), anche tenendo conto che molti conferimenti recenti da parte di enti esterni - Regioni, Province, Comuni, Fondazioni, ecc. - sono prevalentemente, anche se non esclusivamente, motivati da aspetti legati all’offerta formativa e ai rapporti culturali e sociali tra atenei e territorio. Inoltre sugli indicatori della Ricerca propone di tarare i pesi percentuali fra VTR 2001-03, PRIN (calcolando la media dei progetti valutati positivamente nel periodo 2005-08) e VII Programma Quadro a: 35%, 35% e 30% (per quest’ultimo come già proposto nel 25 giugno 2009). Tale soluzione viene proposta in attesa della disponibilità dei risultati del VQR 2004-08 attesa l’obsolescenza dei dati VTR 2001-03 attualmente disponibili. Per gli indicatori della Didattica, ferma restando la necessità di una trasparenza sulle modalità di effettiva implementazione dei criteri e l’inopportunità di adottarne ulteriori in fase applicativa:
- rileva la necessità di risolvere le incongruenze insite nei descrittori A1 e A2 (si veda nota);
- segnala la necessità di sottrarre nell’indice A2 gli studenti ai quali in sede di verifica delle conoscenze
richieste per l’accesso siano stati attribuiti obblighi formativi aggiuntivi nonché gli studenti che sulla base di quanto disposto dai Regolamenti Didattici di Ateneo risultino non impegnati a tempo pieno;
- propone di sostituire l’indice A3 con l’indice “numero laureati su numero docenti” normalizzato per classi di numerosità e pesato sulla durata normale degli studi, che appare più sintetico ed efficace;
- segnala la necessità di affinare l’indice A4 relativo al parere degli studenti sulla didattica.
4. Il CUN, inoltre, raccomanda di evitare nel 2010 le inesattezze di comunicazione mediatica che hanno provocato significativi danni di immagine al Sistema Universitario nel 2009 e suggerisce una comunicazione che avverta delle difficoltà di tenuta del Sistema, specie se comparata su base internazionale, a fronte dei tagli finanziari e ne mostri le molteplici e positive capacità di adattamento e innovazione. Il CUN, infine, richiama la necessità di disporre del calcolo del rapporto AF/FFO – “netto” e “scontato” – a livello dei singoli atenei al 31.12.2009, nonché della simulazione per il 2010 del verosimile impatto su tale rapporto delle dinamiche finanziarie in corso.
Nota
A1 il descrittore dovrebbe tendere a un valore ottimale del numero dei docenti di ruolo dei SSD di base e caratterizzanti.
A2 in alcuni ordinamenti (es. medicina) è materialmente impossibile acquisire 40 CFU prima dell’iscrizione al 2’ anno a causa dei corsi integrati plurisemestrali e pensionamenti.