UE. TASSI DI OCCUPAZIONE DEI GIOVANI LAUREATI SECONDO EUROSTAT Stampa

Eurostat, l'Ufficio Statistico dell'Unione Europea, ha pubblicato Employment rates of recents graduates, statistiche recenti sulle modalità di transizione dallo studio al lavoro dei giovani diplomati e laureati europei. Nello specifico, la pubblicazione monitora lo stato attuativo dell'obiettivo della Strategia UE 2020, che fissa almeno all'82% il tasso dei 20-34enni inseriti nel mondo del lavoro a tre anni dal conseguimento del titolo. L'obiettivo risulta già raggiunto e superato in Europa da Germania (90,0%), Malta (93,3%) e Austria, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Lussemburgo e Regno Unito (tutti con valori attorno all'82%). Il valore mediano dell'UE a 28 Stati si attesta al 76%, mentre il tasso si abbassa al 45% in Italia (30,5% dei giovani diplomati di scuola secondaria superiore generica, 40,2% di quelli di scuola secondaria superiore professionalizzante e 52,9% dei laureati), che precede solo Grecia (44,7%) ed ex Repubblica di Macedonia (42,6%). La laurea aumenta le opportunità di impiego e protegge dal rischio disoccupazione più di quanto assicurino minori qualificazioni: nel 2014 in Europa, a tre anni dal conseguimento del titolo, svolgeva un'attività il 78,3% dei laureati, il 72,8% dei diplomati di tipologia professionalizzante e il 58,9% dei diplomati di scuola secondaria superiore generalista. (Fonte: M. L. Marino, rivistauniversitas 19-01-16)