CATTIVI SCIENZIATI. LA FRODE NELLA RICERCA SCIENTIFICA Stampa

Autore: Enrico Bucci. Addeditore 2015, 160 pg.
Quando ho iniziato a lavorare nel settore dell’analisi dei dati biomedici ero convinto che la Scienza si autocorreggesse e che i ricercatori fossero motivati nel dire sempre la verità. Nelle discipline scientifiche ogni ricercatore ha fiducia e si appoggia ai risultati ottenuti da altri per le proprie particolari indagini, il che era ciò che intendevo fare, incrociando dati provenienti da fonti diverse e individuando possibili risposte a problemi scientifici molto differenti.
Immaginate lo shock che ho provato quando, armato della giusta tecnologia informatica, con il mio gruppo di collaboratori ho trovato che nella letteratura scientifica corrente i tre peccati capitali della frode scientifica – fabbricazione di dati ed esperimenti, loro falsificazione e plagio – sono talmente diffusi da destare seria preoccupazione riguardo all’affidabilità di ciò che crediamo di sapere. Ho cominciato a scrivere alle riviste di settore per investigare su potenziali casi di frode, e ho finito con il coinvolgere la polizia in qualche caso davvero preoccupante.
La frode nella ricerca scientifica non è una novità, ma oggi viene praticata a livelli mai visti prima. Il risultato? La Scienza è minacciata da un numero crescente di ricercatori disonesti che, perseguendo i loro scopi personali, danneggiano la collettività.

In questo libro si racconta chi fa frode scientifica e quali interessi persegue, si indagano le conseguenze della sottrazione di fondi alla buona ricerca e si evidenzia il danno provocato allo sviluppo economico del nostro Paese. (Fonte: Presentazione dell’autore riportata dall’editore)