GRAN BRETAGNA. A OXBRIDGE NUMERO TROPPO BASSO DI POSTI OFFERTI AI GIOVANI SVANTAGGIATI Stampa

Una recente verifica, compiuta a livello governativo, rivela che spesso gli studenti vengono selezionati sulla base del loro reddito e, soprattutto, che ai ragazzi che provengono da aree meno ricche e da famiglie meno colte non viene concessa la possibilità di seguire i corsi, a dispetto del loro merito e dei loro risultati scolastici. A contestare questo atteggiamento da parte delle due università storiche della Gran Bretagna, Oxford e Cambridge, sono stati i componenti della commissione governativa per la mobilità sociale e l’infanzia povera, che hanno anche inviato un ammonimento ai vertici dei due atenei. L’attacco rivolto a Oxford e Cambridge riguarda il fatto che, dati alla mano, solo il 2,2 per cento dei nuovi studenti proviene da un ambiente caratterizzato da povertà sociale e culturale. Al di là del numero, l’indagine mette in luce diversi aspetti. Anzitutto le due università dovrebbero, in base alle proiezioni, aumentare la presenza di allievi provenienti da scuole pubbliche del 24 per cento per Oxford e del 18 per cento a Cambridge; ancora nei college di Oxbridge (la parola che fonde Oxford e Cambridge in un’unica entità) il numero di posti offerti ai giovani svantaggiati è rimasto troppo basso nonostante le raccomandazioni avanzate dal governo e la percentuale riservata a chi arriva da scuole private e costosissime è troppo alta. In particolare meno della metà dei posti disponibili vengono destinati a ragazzi di provenienza «normale». I college peggiori in questo senso sono quattro a Oxford (University College, St Peter’s, Trinity e Christ Church) e uno a Cambridge, il Robinson. (Fonte: C. Belloni, corriere.it/scuola/universita 21-12-15)