PREVISIONI. COSA POSSONO INSEGNARCI LA FISICA, LA METEREOLOGIA E LE SCIENZE NATURALI SULL’ECONOMIA Stampa

Autore:Mark Buchanan. Editore Malcor D' (collana Interferenze). Traduttore: Barbera I. 2014, 283 pg.
Riuscire a prevedere le intemperie finanziarie, così come ormai riusciamo a fare con gli uragani e le tempeste, forse resterà solo un sogno; tuttavia le teorie scientifiche adoperate per le previsioni in campo meteorologico e per la prevenzione dei terremoti in geologia, se applicate all'analisi del sistema economico, possono offrire un riparo dalle turbolenze che ciclicamente si abbattono sul sistema capitalistico odierno. Il crollo finanziario del 2008 non ha minato soltanto le fondamenta del sistema economico mondiale, ma ha anche sancito la crisi del pensiero economico finora dominante. I concetti di stabilità ed efficienza dei mercati sono stati disattesi dagli effetti di quegli stessi meccanismi che avrebbero dovuto garantirne l'attuazione. Derivati, leva finanziaria, hedge funds, scambi ad alta frequenza, contrariamente a quanto previsto dalla teoria economica dell'equilibrio, hanno invece contribuito, nel momento della crisi, ad amplificare i risultati negativi dei crolli di borsa. Nel raccontare la storia economica di questi ultimi anni, Mark Buchanan trasmette un nuovo modo di pensare che potrebbe rivoluzionare le scelte di politica economica. (Fonte: Presentazione dell’editore)
Questo libro, scritto da un fisico, discute le idee e i concetti che sono alla base di quel pezzo della teoria economica generalmente chiamata neoclassica – fondamento della dottrina neoliberista – che è a quanto pare quella culturalmente e politicamente dominante in questi tempi difficili. Potrebbe sembrare curioso che un fisico, il cui oggetto di studio è usualmente rappresentato da atomi, molecole, pianeti o galassie, abbia qualcosa di rilevante da dire riguardo alla regina delle scienze sociali: l’economia. Gli esseri umani, al contrario delle particelle elementari o delle stelle, sono dotati di libero arbitrio, ma soprattutto le leggi che regolano le modalità con cui un individuo compie le proprie scelte e con cui diversi individui entrano in relazione tra loro sviluppando comportamenti di gruppo sono a noi sconosciute; anzi è lecito dubitare che queste leggi siano ben definite. Per contro, conosciamo le leggi fondamentali che regolano, ad esempio, le interazioni tra le cariche elettriche o tra i pianeti e il Sole: tali leggi, come ad esempio la gravità, sono universali e sono le stesse in differenti punti dello spazio e in tempi diversi. (Fonte: Prefazione di Paolo Sylos Labini 27-08-15)