MEDICINA UMANA E MEDICINA VETERINARIA. APPROCCIO UNIFICATO PER MIGLIORARE LA SALUTE GLOBALE Stampa

Il 13 ottobre è stato siglato a Bangkok un Mou, memorandum of understanding (memoria d’intesa), secondo il quale dovranno convergere in un'unica disciplina la medicina umana e la medicina veterinaria. Lo hanno firmato la World Medical Association (Wma) e la World Veterinary Association (Wva), citando in premessa la collaborazione con organismi internazionali variamente collegati alle Nazioni Unite: dall'Oms al Wto, passando per la Fao, l'Oie (Associazione mondiale della salute degli animali) e il Codex Alimentarius. L'accordo suggella un impegno a «collaborare al concetto di un'unica salute, che consiste in un approccio unificato alla medicina umana e veterinaria per migliorare la Salute Globale» (le maiuscole sono nel testo originale). Non si tratta, dunque, di uno scambio di dati ma dell'adozione di un metodo unificato e olistico per la ricerca e la cura, con l'intento di creare degli standard uguali per tutti gli organismi viventi: uomo, animale e vegetale.
Lo scopo è di promuovere la salute e il benessere, e garantire la sicurezza: motivazioni che costituiscono le fondamentali ragioni d'essere dell'Oms e, con l'aggiunta dello scopo della pace, di tutte le agenzie e gli addentellati delle Nazioni Unite.
Di questo accordo si trovano notizie solo sul sito One Health Iniziative (Iniziativa Una-salute), da cui si impara anche che Una-salute è il compimento di un'azione portata avanti da un team che già nel 2010 a Princeton aveva istituito un corso universitario avente per oggetto la fusione della medicina umana con quella veterinaria.
(Fonte: A. Nucci, italiaoggi.it 11-12-2012)