RICERCA. SUL FARE GIOCO DI SQUADRA Stampa

Il Ministro Profumo ha idee semplici ma chiare: poiché l’Italia riceve dall’Europa finanziamenti per la ricerca che sono circa la metà di quello che versa, è necessario “allenarsi a fare gioco di squadra” in vista del futuro programma Europeo Horizon2020. In pratica l’idea è che i ricercatori italiani sono individualisti e che ognuno va per la sua strada. Invece bisogna che facciano “gioco di squadra” concentrandosi su pochi obiettivi scientifici in modo da poter fare massa critica e portare a casa qualche fondo europeo in più. Come ha spiegato Andrea Bellelli, quello di Profumo “è un ragionamento semplicistico. Tra le varie cose che si potrebbero dire in merito, ne cito una sola: l’Italia ha la metà degli addetti alla ricerca della Francia e un terzo di quelli della Germania in rapporto alla popolazione … Se si tiene conto di questo punto, il dato del Ministro Profumo assume un preciso significato: l’Italia finanzia la ricerca Europea in proporzione al PIL e riceve indietro finanziamenti dall’Europa in proporzione al numero di ricercatori che ha. Per riottenere il 100% di quanto l’Italia versa all’Europa, ciascun ricercatore italiano dovrebbe ottenere in media il doppio dei finanziamenti che ricevono i suoi colleghi francesi o tedeschi. L’idea di aggregare gruppi di ricerca facendo pressione sulla leva del finanziamento è a svantaggio del finanziamento della ricerca di base e a vantaggio dei grandi gruppi che fanno ricerche più applicative.
(Fonte: F. Sylos Labini, MicroMega 12-11-2012)