FINANZIAMENTO DELLE UNIVERSITÀ. IL PROGRAMMA ELABORATO DALLA REDAZIONE DI NOISEFROMAMERIKA Stampa
Aumentare la percentuale del finanziamento pubblico (FFO) distribuito ai singoli atenei sulla base dei risultati della VQR ed eventualmente della valutazione della didattica. La legge Gelmini stabilisce un massimo del 10%. Si propone di aumentare progressivamente (p. es. in cinque anni) tale percentuale almeno al 30%. Lasciare maggiore autonomia alle università nella gestione dei fondi statali. In particolare, si propone di autorizzare le università a concedere premi e incentivi monetari ai docenti, per una percentuale fissa (e crescente nel tempo) del monte-stipendi tabellare (p. es. 10% nel primo anno, 15% nel secondo etc.). Tali premi dovranno essere concessi a seguito di attività specifiche e documentabili (p. es. produzione scientifica, attività amministrativa, corsi). Questo provvedimento ha un duplice scopo – preparare la liberalizzazione degli stipendi con un test del comportamento delle università e compensare i docenti strutturati più produttivi per la riduzione delle prospettive di carriera. Liberalizzare totalmente le tasse universitarie, con l’obbligo di destinare una percentuale minima (e consistente – p. es. il 20%) del gettito a borse di studio per studenti di famiglie a basso reddito e meritevoli. Offrire a tutti gli studenti la possibilità di accendere a prestiti sull’onore. Le università saranno incentivate ad aumentare la quota di risorse proprie (tasse, introiti da fondi privati e/o da endowment), fino a raggiungere, in cinque - sei anni, un importo almeno pari al FFO. La crescita delle risorse proprie permetterebbe di ridurre  i trasferimenti diretti alle università e quindi di trasferire risorse al finanziamento alla ricerca. Sarebbe anche possibile aumentare i fondi per il diritto allo studio – in particolare per coprire i mancati rimborsi dei prestiti di studio da parte di laureati che non raggiungessero i minimi di reddito. Possibilità di trasferire le competenze delle università alle regioni in cambio di un corrispondente trasferimento di gettito fiscale, sul modello dell’università di Trento.
(Fonte: redattori noisefromamerika 09-10-2012)