NUOVI STATUTI. IL MIUR RICORRE AL TAR CONTRO L’UNIVERSITÀ DI TRIESTE: «IL CDA NON VA ELETTO» Stampa
Il MIUR ha citato al TAR l’Università di Trieste. Sotto accusa l’insistenza dimostrata da Trieste nel difendere criteri “elettivi” per nominare i membri interni (docenti e personale tecnico-amministrativo) del nuovo Consiglio di amministrazione post-riforma, cui sono affidati gli indirizzi strategici per l’ateneo. Secondo il MIUR, tutto il CdA (che per la prima volta inserisce anche persone esterne al recinto accademico, reclutate attraverso un avviso pubblico e non cooptate in rappresentanza di enti locali), i rappresentanti interni vanno invece vanno “scelti” o “designati”. Senza elezioni. Trieste si è “insubordinata”, ha promulgato il nuovo Statuto senza accogliere i rilievi ministeriali. Da qui la citazione al Tribunale amministrativo, di cui ancora si attende la sentenza di merito. Secondo la legge, ha scritto già nel gennaio scorso il ministero, solo i due rappresentanti degli studenti in Cda devono essere “eletti”. I quattro fra docenti, ricercatori e tecnici-amministrativi vanno “scelti” o “designati”, così come i quattro componenti esterni (di cui uno resta nominato dalla Regione). «Se il legislatore avesse voluto intendere i termini “designazione” e “scelta” come comprensivi anche di sistemi di tipo elettivo, lo avrebbe detto espressamente» dice il MIUR nel testo del ricorso.
(Fonte: G. Ziani, Il Piccolo 11-10-2012)