ABILITAZIONE SCIENTIFICA. IL CUN CHIEDE CHIARIMENTI SUL VALORE DA ASSEGNARE AL SUPERAMENTO DELLA MEDIANA Stampa
Il CUN, richiamata la propria mozione del 25/7/2012 con cui sollecitava un’interpretazione autentica del combinato disposto dell’art. 3 c. 3 e dell’art. 6 c. 5, del DM 76/2012 in merito alla facoltà delle commissioni di discostarsi dall’utilizzo degli indicatori di attività scientifica;
poiché il problema di stabilire, alla luce della normativa citata, quanto sia dirimente per il conseguimento dell’abilitazione l’effettivo superamento del valore mediano degli indicatori relativi alla fascia per cui si concorre, ha attratto comprensibilmente una grande attenzione del mondo universitario, e in particolare dei candidati all’abilitazione, tenuto anche conto che ciò potrebbe influenzare la partecipazione o meno alle procedure di abilitazione, in considerazione della sanzione prevista per quanti, candidati, non conseguano l’abilitazione;
visto che numerosi interventi pubblici in sedi non istituzionali, hanno prodotto dubbi e incertezze rischiando di suscitare comportamenti interpretativi difformi tra le varie aree disciplinari; visto che l’unico riferimento normativo rimane al momento il decreto ministeriale n. 76 del 7 giugno 2012; nell’intento di far sì che tutta la procedura dell’abilitazione scientifica nazionale si svolga con univoca chiarezza e generalità delle regole, a garanzia dei principi generali della democrazia amministrativa e dei diritti degli interessati, ridimensionando i rischi di contenzioso giudiziario; chiede al Ministro di voler autorevolmente intervenire affinché sia chiaramente stabilito, con atto normativo o interpretativo, se il superamento dei valori mediani degli indicatori quantitativi abbia o no natura vincolante ai fini del conseguimento dell’abilitazione.
(Fonte: CUN 12-09-2012)