CORSI SUL WEB IN AUMENTO Stampa
Al mondo del web si aprono sempre più atenei, offrendo non solamente corsi gratuiti online accessibili a tutti, i MOOC (Massive Open Online Course) ma anche i corsi accademici regolari che devono seguire gli studenti regolarmente iscritti all’ateneo. Le ultime, in ordine di tempo, sono due università australiane: l’università di Melbourne e quella del Queensland. Mercoledì scorso l’Università di Melbourne ha annunciato la sua partnership con Coursera, società statunitense leader nell’offerta di corsi universitari gratuiti online. A breve l’Università del Queensland comunicherà l’avvio della collaborazione con il MIT (Massachusetts Institute of Technology): entrambe, di comune accordo, avvieranno corsi gratuiti online aperti al pubblico e, in contemporanea, l’offerta formativa per gli studenti dei campus. Melbourne e Queensland sono solo due degli atenei che si stanno progressivamente “virtualizzando”, poiché affidano una parte della didattica a Internet. A loro si sono già unite università la cui fama è riconosciuta a livello globale: Harvard, Princeton, Berkeley e Columbia.
In Italia a inaugurare la pratica del web-learning, l’apprendimento attraverso il web, è stata la Federico II di Napoli che ha inaugurato Federica, una piattaforma in cui sono offerti 13 corsi di studio telematici, disponibili anche in versione podcast. In seguito molti altri atenei hanno seguito l’esempio dell’università napoletana, come l’Università di Parma, l’Università di Palermo che fornisce esercitazioni online della facoltà di lettere moderne e la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova che ha avviato una collaborazione con Apple Italia per gli stessi fini.
Al momento sono ancora in fase di studio gli effetti che il metodo del web-learning ha sul processo di apprendimento degli studenti. È certo che i MOOC fungono anche come mezzi di promozione per gli atenei, poiché servono ad attirare gli studenti stranieri nei loro campus.
(Fonte: controcampus.it 26-09-2012)