ABILITAZIONE SCIENTIFICA. UN PROVVEDIMENTO NORMATIVO PER DISSIPARE LE NUVOLE Stampa
Il nuovo sistema della legge Gelmini, che segue peraltro proposte avanzate dagli esperti sin dal 2004, ha spezzato la procedura del reclutamento e delle promozioni in due fasi. La prima nazionale, che porta al conseguimento di un’abilitazione scientifica (a numero aperto); la seconda locale, riservata ai soli abilitati, che permette a un ateneo, dopo una selezione competitiva, di reclutare un nuovo professore. Ora è aperto il primo bando per il conseguimento dell’abilitazione nazionale ma nuvole nere si addensano già sul suo futuro.
L’argomento del contendere è, in fondo, uno solo. Nel giugno scorso un decreto ministeriale ha fissato, su indicazione dell’Agenzia nazionale di valutazione universitaria (Anvur), i criteri e i parametri per valutare i curricula dei candidati e la qualificazione dei commissari. Questi criteri e parametri sono ampiamente condivisibili, al di là di questioni di dettaglio, e costituiscono una profonda e interessante analisi dei numerosi e disparati fattori che contribuiscono a delineare la qualità scientifica di un docente universitario. In un punto il decreto ha però voluto strafare, introducendo alcuni indicatori quali-quantitativi di tipo sostanzialmente bibliometrico, per i quali sembra che occorra superare alcune soglie numeriche (le famose mediane) per essere ammessi rispettivamente all’abilitazione o al sorteggio per le commissioni giudicatrici. Recentemente i membri del consiglio direttivo dell’Anvur hanno diffuso l’idea che il superamento delle mediane non sia in realtà prescrittivo. Ma, in temi di diritto, il decreto ministeriale prevale evidentemente su ogni altra pur autorevole considerazione. Avanzo allora una modesta proposta al ministro Profumo: intervenga autorevolmente e chiarisca una volta per tutte, meglio se con un provvedimento normativo erga omnes, che il superamento delle mediane è uno dei fattori di cui le commissioni dovranno tener conto e non la condizione necessaria per conseguire l’abilitazione.
(Fonte: L. Modica, europaquotidiano.it 14-09-2012)