EU. RICERCA E SVILUPPO. CRECONO GLI INVESTIMENTI NONOSTANTE LA CRISI Stampa
Nonostante la crisi economica, gli investimenti nel campo della ricerca e dello sviluppo, in Europa, continueranno a crescere a un tasso annuo del 4%. A dirlo è un sondaggio della Commissione europea condotto fra 187 aziende incluse nel quadro di valutazione del mercato interno (EU Industrial R&D Investment Scoreboard), che ogni anno spendono in ricerca e sviluppo 45 miliardi di euro (circa il 40% della spesa per R&S dell’insieme delle imprese del quadro di valutazione). A dare il “buon esempio”, per quantità di investimenti, restano le aziende specializzate in software e servizi informatici, la cui spesa per ricerca e sviluppo cresce in media dell’11% l’anno. Molte aziende hanno poi messo in luce i fattori che favoriscono maggiormente la crescita del settore: incentivi fiscali, prestiti nazionali, il supporto finanziario dell’UE e le partnership strategiche fra aziende pubbliche e private, tanto a livello nazionale quanto a livello europeo. Ciò che le aziende del settore considerano imprescindibile è la collaborazione fra imprese, seguita dalla concessione e acquisizione in licenza di tecnologie e dalle convenzioni stipulate con gli istituti di alta formazione e gli enti di ricerca pubblici. Il freno alla ricerca e all’innovazione industriale resta invece l’attuale sistema di brevetti, che rende difficile ottenere – per i tempi di svolgimento delle pratiche e per i costi elevati - la protezione delle proprietà intellettuali.
(Fonte: ec.europa.eu 20-08-2012)