TRIENNIO 2008-2010. 2.640 PROFESSORI E 651 RICERCATORI IN MENO Stampa

Nel 2010, il numero e la relativa spesa per docenti e personale universitario a tempo indeterminato hanno subito una leggera flessione, superiore alla media del comparto del pubblico impiego. È quanto evidenzia la Relazione 2012 sul costo del lavoro pubblico, redatta nel 150° anniversario della Corte dei Conti. Nel settore universitario, è risultata particolarmente significativa la riduzione dei dipendenti - tornati alla consistenza numerica del 2007 - per effetto della L. n. 1/2009 che, oltre a subordinare le nuove assunzioni al rispetto del vincolo del 90% nel rapporto tra spese per assegni fissi e FFO (fondo di finanziamento ordinario), ha reintrodotto il vincolo del turnover per tutto il personale e previsto anche ulteriori limiti derivanti dalle percentuali di assunzione in relazione alle varie categorie di docenti. In controtendenza la crescita del personale a tempo determinato (+32,9%). L'esame della Corte dei Conti ha riguardato il triennio 2008-2010 in cui è stato registrato un decremento complessivo di 3.291 unità (-5,5%, 2.640 professori e 651 ricercatori in meno) che si è aggiunto alla diminuzione pari al 3,4% del triennio precedente. È diminuita anche la relativa spesa complessiva per retribuzioni lorde (€3,9 milioni, -1,5% rispetto al 2009) e per retribuzioni accessorie (-3%). Sotto il profilo finanziario, è peggiorato il rapporto tra le risorse del FFO e le spese fisse per il personale (assegni fissi e retribuzioni accessorie), che l'assorbono rigidamente quasi per intero (93,8% nel 2010 rispetto al 91% nel 2009). Una situazione destinata peraltro a peggiorare a decorrere dal 2011 per effetto della mancanza di rifinanziamento delle risorse (la prima volta dal 2004) e del mancato riconoscimento dei correttori di tale rapporto.
(Fonte: M.L. Marino, rivistauniversitas 27-07-2012)