RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI PROFESSIONALI. PARERE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI Stampa

Il Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C., dopo la bocciatura iniziale del DPR di Riforma delle professioni e dopo il parere n. 3169 con il quale il Consiglio di Stato ha affondato lo schema predisposto dal Ministro della Giustizia Paola Severino, è tornato a parlare di riforma puntando il dito contro lo scarso impegno del Governo nello scrivere norme chiare, praticabili, utilizzabili e in linea con quelle europee, per innovare il sistema mantenendo le garanzie per la comunità. "Se il tirocinio deve innalzare lo standard qualitativo - e competitivo - dei nostri laureati e far sì che possano accedere in tempi ragionevoli al mondo del lavoro, non può essere un percorso ad ostacoli nel corso del quale pagare altri corsi universitari e sottoporsi a continui esami: lo standard europeo è, invece, articolato, in modo semplice e razionale, in cinque anni di università, più uno di tirocinio negli Studi professionali, con un esame finale abilitante. Ed ancora, circa la separazione, negli Ordini, della funzione amministrativa da quella del giudizio deontologico, non si comprende come si possa immaginare un modello più complicato e bizantino di quello di eleggere i Collegi di Disciplina separatamente dai Consigli degli Ordini. Ed ancora, è davvero inimmaginabile che si possa fare pubblicità sul prezzo della prestazione professionale prima ancora che il potenziale cliente descriva i suoi bisogni".
(Fonte: L. Freyrie, lavoripubblici.it 16-07-2012)