UK. ESPLOSIONE DELLA BOLLA DEL DEBITO STUDENTESCO DEI LAUREATI COMUNITARI NELLE UNIVERSITÀ INGLESI Stampa

I parlamentari conservatori stanno facendo pressione sul governo in merito al finanziamento per gli studenti dell’Unione Europea nelle università della Gran Bretagna poiché le ultime cifre hanno mostrato un aumento del debito insoluto più che raddoppiato in un anno. Con la spesa sui prestiti che sta per crescere, mentre le tariffe sull’istruzione aumenteranno fino ad un massimo di 9 mila sterline da quest’autunno, le cifre sulla restituzione del debito da parte degli studenti dell’Unione Europea ha provocato ulteriori preoccupazioni sulla sostenibilità del nuovo sistema di prestiti per gli studenti. Gli studenti che provengono da paesi dell’Unione Europea al di fuori del Regno Unito hanno lo stesso accesso ai prestiti per l’istruzione dei loro colleghi domestici ma, mentre i laureati inglesi hanno i rimborsi automaticamente detratti dalle loro buste paga, il sistema fa affidamento sui loro omologhi comunitari per fornire dati sui loro stipendi non appena tornano a casa. C’erano 80.320 studenti europei nelle università della Gran Bretagna nel 2010 – 2011 su un totale della popolazione studentesca di circa 1,7 milioni, secondo l’Agenzia per le Statistiche sull’Educazione Superiore. Il numero degli studenti europei iscritti alle università inglesi è aumentato del 56 percento negli ultimi dieci anni (dai 51.440 nel 2001 – 2002 a 80.320 nel 2010-2011, secondo l’Hesa). Il che supera l’aumento tra gli studenti della Gran Bretagna nello stesso periodo (14 percento). Ma il 42 percento degli studenti dell’Unione Europea soggetti a ripagare il debito non si stanno tenendo al passo con i pagamenti. I dati della Compagnia dei Prestiti degli Studenti mostrano che il totale dei debiti insoluti degli studenti era di 111.1 milioni di sterline nel 2010 – 2011 – a fronte dei 49,2 milioni dell’anno precedente. Bahram Bekhradnia, direttore dell’Istituto per le Politiche sull’Istruzione Superiore, ha detto che non ci sono “modi efficaci per costringere gli studenti dell’Unione Europea a pagare”. “Se loro non … ripagano avremo bisogno di fare qualcos’altro per smettere di sovvenzionare il resto dell’Unione Europea fornendo ai loro più brillanti e migliori studenti un’educazione gratuita” ha dichiarato a Times Higher Education David Willetts, il ministro dell’università e delle scienze. (Fonte: da www.timeshighereducation.co.uk tradotto dalla Redazione di Univ-Aut 12-08-2012)