L’IDEA DI UNIVERSITÀ TRA PASSATO E FUTURO Stampa

Roberto Celada Ballanti e Letterio Mauro (a cura di). De Ferrari Editore, Genova 2012, 122 pp. Un’antologia che studia l’università degli ultimi due secoli dal punto di vista filosofico. Humboldt, riformatore dell’Università di Berlino nel 1809-1810, ministro dell’Istruzione del governo prussiano, è stato il promotore di un’università moderna: autonoma dallo Stato, che deve solo garantire aiuti esterni, e socratica nei fini, sempre in costante posizione di ricerca. Se nella scuola esistono il maestro e il discente, nell’università entrambi esistono in funzione della scienza: non si accolgono passivamente i saperi, ma c’è una libera collaborazione tra chi insegna e chi impara. Poiché la scienza non è una conoscenza acquisita, l’esperienza del professore si unisce all’energia dello studente in un’incessante ricerca della verità. Il fine è la ricerca scientifica e la formazione morale dell’uomo: per questo Humboldt propone una formazione completa, che unisca la scienza alla formazione morale. L’innovazione di Humboldt è proprio nell’idea di formare l’umanità: è nell’università che si formano non solo i ricercatori, ma anche i funzionari dello Stato e i professionisti, i magistrati, i medici, i maestri. C’è quindi un delicato equilibrio tra la ricerca scientifica (per pochi) e la preparazione professionalizzante (per la maggioranza). Egli progetta un sistema educativo in cui il conseguimento della competenza professionale mira alla formazione completa dell’uomo. Egli sostiene che l’università è un istituto di libertà che ha bisogno di una struttura semplice e snella. Concezione molto distante da quella attuale: «Oggi l’università è come un supermercato – scrive Domenico Venturelli – con crediti e debiti e offerta formativa. Con la raccolta a punti e i premi. Un’università deformata con un’immensità di corsi». Proprio nella massificazione e negli apparati burocratici statali Jaspers colse il pericolo più grande per lo spirito dell’università che dovrebbe unire ricerca, insegnamento e formazione. Nel volume altri approfondimenti sono dedicati a Giovanni Gentile, John Henry Newman, Max Weber, Karl Jaspers, Edith Stein, Martin Heidegger, Ernst Bloch e Jürgen Habermas.
(Fonte: M. Viglione, rivistauniversitas luglio 2012)