RECLUTAMENTO. SBLOCCO DEL TURN OVER PROPOSTO IN COMMISSIONE VII CAMERA Stampa

Nella proposta di Risoluzione in Commissione 7-00945 Camera presentata da on. E. Mazzarella giovedì 12 luglio 2012, seduta n.665 si legge che la VII Commisione impegna il Governo:
“ad assumere iniziative volte a semplificare tutte le figure per l'attività di ricerca post-dottorato in un'unica figura di ricercatore a tempo determinato, da selezionare con procedure pubbliche ma tempi «europei», anche sulla base di profili predeterminati sulla base dei progetti di ricerca a cui l'attività del ricercatore è vincolata, facendo sì che questa figura assorba gli assegni di ricerca e i ricercatori a tempo determinato di tipo (a) - con l'abrogazione di tutte le relative normative attualmente in vigore - e che assorba altresì il caso sempre più frequente di giovani titolari di finanziamenti nazionali o internazionali per progetti di ricerca proposti da loro stessi; ad assumere iniziative per eliminare tutti i blocchi del turn-over per il 2013, le cui norme d'altronde risultano dubbie dal punto di vista della compatibilità costituzionale, anche in considerazione del fatto che la riduzione di personale docente è stata già forte e si rischia seriamente di mancare delle risorse didattiche e di ricerca necessarie all'università italiana, a maggior ragione se si vuole puntare ad incrementare gli studenti universitari e la qualità degli studi, facendo in modo che le università, rese di nuovo sicure dei finanziamenti di cui dispongono, anche a medio termine, possano riattivare, dopo anni di sostanziale sospensione, i meccanismi di reclutamento e di avanzamento di carriera per i tanti che lo meritano; ad assumere iniziative volte a razionalizzare il sistema delle chiamate dirette, riservandole esclusivamente a pochissimi casi importanti, come la chiamata dall'estero di professori e ricercatori di fama, facendo sì che il sistema dell'abilitazione scientifica nazionale e dei concorsi banditi dai singoli atenei, una volta entrato a regolare regime, sia applicato invece senza eccezioni in tutti gli altri casi; ad assumere iniziative per introdurre un contratto di «alto apprendistato» in sostituzione della borsa di studio di dottorato per assicurare adeguata remunerazione dell'attività di ricerca e la garanzia dei diritti fondamentali di un rapporto di lavoro; ad adottare iniziative normative per semplificare le procedure di abilitazione con una disposizione transitoria che almeno per la prima applicazione sospenda le regole indicate nel relativo decreto attuativo, affidando la responsabilità di scelta alle commissioni giudicatrici sulla base di criteri di qualità scientifica e della valutazione dei titoli dei candidati, secondo un principio di informed peer review.”.
(Fonte: Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00945 presentata da E. Mazzarella 12-07-2012, seduta n. 665)