STUDENTI. AUMENTI DELLE TASSE UNIVERSITARIE NEL DECRETO SPENDING REVIEW Stampa

Raddoppiano le tasse universitarie agli studenti fuori corso che hanno un reddito Isee superiore ai 150 mila euro. Lo prevede il decreto spending review approvato dal Senato. Il testo dispone che gli incrementi per i fuori corso siano stabiliti dal MIUR per decreto entro il 31 marzo di ogni anno, però stabilisce già da ora le soglie massime. Per gli studenti con l'Isee sopra i 150 mila euro le tasse arriveranno fino al 100% in più della contribuzione dei loro colleghi in corso. Le altre soglie non potranno superare il 25% in più della contribuzione per i fuori corso con Isee inferiore ai 90 mila euro e del 50% per chi rientra nella forbice tra 90 mila e 150 mila. Gli introiti dagli aumenti per i fuori corso saranno destinate per metà alle borse di studio e per il resto a interventi di sostegno a servizi abitativi, di orientamento, di ristorazione e di assistenza.
Il raddoppio delle tasse per chi è in ritardo con gli esami è poco più di una norma manifesto visto che si applica solo a chi ha un reddito familiare superiore ai 150 mila euro e in Italia i contribuenti al di sopra di questa soglia sono soltanto 30 mila. Ed è per questo che, alla fine, la possibilità di ritoccare le tasse è stata allargata anche agli studenti in corso: retta universitaria bloccata per tre anni per gli studenti in corso con un reddito familiare Isee sotto i 40.000 euro. Per i prossimi tre anni accademici, a decorrere dal 2013-2014, l'incremento della contribuzione per gli studenti iscritti entro la durata dei rispettivi corsi di studio di primo e secondo livello, “non può essere superiore all'indice dei prezzi al consumo dell'intera collettività".
(Fonti: rainews24 27-07-2012; L. Salvia, Corsera 31-07-2012; AGI 31-07-2012)