LO SCHEMA DEL DPR SULLA RIFORMA DEGLI ORDINI. INTERVENTI TROPPO BUROCRATICI E MACCHINOSI Stampa
Lo schema del DPR sulla riforma degli Ordini professionali approvato dal CdM, e diffuso 'sotto banco' in rete, ha scatenato reazioni a catena da parte di molti professionisti che hanno bollato gli interventi come troppo burocratici e macchinosi. Non piace la norma sul tirocinio. «Lo schema di DPR prevede un percorso tortuoso e a dir poco irragionevole – dice il Presidente dell'Ordine degli Architetti Leopoldo Freyrie - i primi sei mesi di tirocinio posso essere fatti presso l'università, ma nel caso degli architetti, vista la complessità degli studi, sarà assai difficile individuarli nell’ambito dell’ultimo anno. Poi ci vogliono altri sei mesi in uno studio professionale e a questi si aggiunge un ulteriore semestre di corso universitario (molto probabilmente a pagamento), fino ad arrivare alla valutazione del tirocinio prima di accedere all’esame di stato – conclude Freyrie - Insomma, nessuno snellimento ma una vera e propria corsa ad ostacoli con un aggravio di costi appesantito dalla mancanza di qualsiasi riferimento ad un equo compenso per il tirocinante, rispetto alle prime versioni del provvedimento». Scettico Armando Zingales, Presidente del Consiglio Nazionale dei Chimici, di fronte alla norma sul tirocinio obbligatorio anche per chi prima non lo prevedeva: «Tutto questo non fa altro che spostare ancora più in avanti l’inserimento nella vita sociale e produttiva dei giovani creando un gap difficile da colmare». Bocciata anche la parte dello schema del DPR che prevede almeno cinque anni di anzianità per i professionisti iscritti all'albo che possono concedere il tirocinio: «Oltre a ridurre notevolmente le possibilità per i praticanti di trovare uno studio questa norma è discriminatoria per i più giovani» aggiunge Claudio Siciliotti.
(Fonte: C. Barone, repubblica.it/economia/affari-e-finanza 25-06-2012)