UNITE. PROBLEMI PER IMMATRICOLAZIONI E FRAMMENTAZIONE DELLE SEDI Stampa

Nell’anno accademico che volge al termine il numero degli iscritti è crollato dagli 8mila del 2006-2007 ai 6489, ultimo dato aggiornato, fornito dal Ministero. L’Università di Teramo, con le sue cinque sedi distaccate, le sue cattedrali nel deserto e i suoi servizi è ultima nella classifica degli Atenei statali. La superano, addirittura (senza offesa, naturalmente, ma solo perché temporalmente più giovani), l’Università del Sannio, quella del Molise e di Foggia. Non va certo meglio sul fronte delle immatricolazioni, ferme ad 880 nuovi iscritti. A voler fare confronti. Camerino: su 7135 abitanti, 6905 sono studenti. Urbino: su poco più di 15mila abitanti, gli iscritti all'università sono 13423.
All’origine del problema, secondo l’Unione degli Universitari, ci sarebbe proprio l’eccesiva frammentazione delle sedi distaccate. Due esempi: ad Atri ci sono solo 72 iscritti, poco più di cento a Giulianova. E a Teramo? La segreteria studenti è lontana dalla facoltà, così come la mensa e la casa dello studente, mai aperta e già vecchia. "Dicevano che i lavori sarebbero stati conclusi entro l'anno accademico 2013-2014” spiega la coordinatrice dell'Udu Teramo, Monia Flammini. “A oggi, però non sono ancora stati appaltati perché, come confermato dai vertici Adsu, la Regione non ha mai dato il mandato per la gara. L’apertura, quindi, continuerà a slittare, ma forse questo è un bene. Rischieremmo, infatti, di avere l'ennesima cattedrale nel deserto".
(Fonte: M. Serra, cityrumors.it 11-06-2012)