RICERCATORI. MOZIONE SULLA RETRIBUZIONE DIDATTICA Stampa

Il CNRU (Coordinamento Nazionale Ricercatori Universitari) ha approvato la seguente mozione sulla retribuzione didattica dei ricercatori: “Alla luce dell’art. 6, comma 4 della Legge 240/10 secondo il quale ciascuna università determina la retribuzione aggiuntiva dei ricercatori di ruolo ai quali, con il loro consenso, sono affidati corsi e moduli curricolari; vista la mozione del CUN dell’8 giugno 2011 sull’attività’ didattica dei ricercatori; considerato che il sistema universitario non sarebbe in grado di garantire il proprio funzionamento qualora dovesse venir meno l’affidamento di corsi o moduli curricolari ai ricercatori; che l’autonomia universitaria non può determinare che, a parità di ruolo, ore di lavoro svolto e di mansione lavorativa vi sia un trattamento disomogeneo per il personale in servizio presso le diverse sedi delle Università statali; che l’autonomia universitaria non può violare il principio della “proporzionalità a quantità e qualità del lavoro prestato” per la retribuzione (art. 36 della Costituzione italiana), ovvero prevedere che il trattamento economico sia meramente simbolico; chiede che il MIUR definisca un importo minimo per la retribuzione della didattica aggiuntiva prevista dalla normativa vigente (art. 6, comma 4, Legge 240/10), come del resto avvenuto per i contratti affidati agli esterni (decreto n. 313 del 21/7/2011); che il MIUR eserciti il suo potere di vigilanza sugli atenei, garantendo il rispetto dell’omogeneità’ di trattamento e dell’art. 36 della Costituzione italiana nei regolamenti didattici di Ateneo. Inoltre chiede fermamente che il MIUR si occupi di definire una volta per tutte lo stato giuridico dei ricercatori universitari a tempo indeterminato, atteso ormai da più di 30 anni”.
(14-05-2012)