VALUTAZIONE. NEL MIRINO (COME AL SOLITO) LA BIBLIOMETRIA DI UN GEV Stampa
Il Gruppo di esperti valutatori dell’area 13 (GEV13) ha pubblicato un comunicato chiarificatore dei criteri che saranno utilizzati nell’imminente tornata di valutazione della qualità della ricerca (VQR). Più che chiarire, il GEV13 ha in verità ribadito che si atterrà ai criteri delineati nel precedente documento del 29 febbraio, nel quale era esposta un’inedita bibliometria di cui già si sono sottolineati gli ampi margini di incertezza e indeterminazione, soprattutto per quanto concerne le discipline storico-economiche dell’area 13. L’incertezza ha ora lasciato il posto all’aleatorietà e alla peggior discrezionalità, dovuti agli effetti di un uso distorto degli strumenti bibliometrici.  Gli esperti dell’area 13 hanno certamente individuato procedure rigorosissime per la formazione della classifica delle riviste economiche, basate sull’oggettività bibliometrica. Ma quelle regole conducono a una situazione insostenibile, fonte d’imbarazzo per alcuni componenti dello stesso GEV. La possibilità di utilizzare una classifica unica di riviste per il SUB-GEV di economia, basata sullo stesso metro bibliometrico tanto per le discipline economiche quanto per quelle storico-economiche, si rivelerà di fatto insostenibile. Ed è molto probabile che l’ordinamento bibliometrico subirà successivi aggiustamenti, per forza di cose arbitrari. Qualsiasi sequenza di regole ben congegnate, dice G. Orwell, dovrebbe essere immediatamente disfatta qualora conduca a risultati “tremendi”. A noi pare che gli aggiustamenti discrezionali e arbitrari che saranno fatti alla classifica appartengano al genere dei risultati “tremendi”. (Fonte: T. Maccabelli, roars 04-05-2012)