VALUTAZIONE DELLA RICERCA UMANISTICA Stampa
Facendo riferimento all’IF – il più utilizzato per la misurazione dell’impatto – è noto come la copertura delle citazioni dell’archivio ISI – Web of Science (ma non solo di esso) sia affidabile solo per quei settori disciplinari dove la forma di comunicazione prevalente è l’articolo su rivista scientifica in lingua inglese. La prassi citazionale stessa è differente: in ambito umanistico non è sufficiente contabilizzare le citazioni, anche perché non sempre esse corrispondono a un giudizio di merito di segno positivo. Sebbene possa sembrare un meccanismo semplice e lineare, in realtà il comportamento citazionale può essere condizionato da variabili anche di carattere “sociale” non sempre riconducibili al piano strettamente scientifico. A una “teoria normativa”, che afferma che il conteggio delle citazioni rende conto quasi naturalmente dell’impatto e del prestigio di un lavoro scientifico, si contrappone una “teoria socio-costruttivista” che, al contrario, suggerisce che il comportamento citazionale è condizionato da molteplici fattori che ne possono manipolare fortemente il significato. Questa seconda interpretazione è particolarmente significativa in ambito umanistico poiché – come anticipato – se nelle scienze dure le citazioni possono dirsi piuttosto “asettiche”, in campo umanistico la citazione può essere anche “critica” o “problematica”, ovvero può fare riferimento al lavoro citato non solo per approvarlo e sostenerlo ma anche per confutarlo o valutarlo negativamente. Per la valutazione dell’impatto delle monografie alcuni studiosi propongono di adottare la LCA (Library Catalog Analysis), rilevando se una determinata pubblicazione è presente (e in quante copie) all’interno di un insieme selezionato di prestigiose biblioteche. La LCA è definita come «l’applicazione di tecniche informatiche e bibliometriche a un insieme di cataloghi di biblioteche ed è focalizzata sul suo valore come strumento nello studio delle scienze umane e sociali. Questo strumento propone un modello analogo alla tradizionale analisi citazionale effettuata per gli articoli dei periodici, ma applicata agli OPAC per quanto riguarda i volumi, e illustra come la tecnica di mappatura tematica possa essere messa a frutto quale potente strumento per la valutazione delle monografie come produzioni intellettuali di ricerca a livello di singolo ricercatore, di dipartimento o come intera produzione di un paese o di un editore». Si tratta quindi di individuare le biblioteche più autorevoli da assumere come riferimento per una determinata area disciplinare e analizzare le politiche di acquisizione in uso al loro interno: la LCA, infatti, può essere considerata uno strumento affidabile se le biblioteche considerate rispettano rigorosi e trasparenti criteri di selezione e sviluppo delle raccolte, verificabili attraverso una “carta delle collezioni” resa pubblica, se esse adottano un filtro nell’accettazione dei doni, se studiosi qualificati esprimono elevati livelli di soddisfazione riguardo al livello di copertura bibliografica che tali biblioteche garantiscono, e così via.
(C. Faggiolani e G. Solimine, roars 12-04-2012)