ACCREDITAMENTO DEI CORSI DI STUDIO. MOZIONE DEL CUN Stampa
Per avvicinare valore legale e valore sostanziale del titolo di studio, il CUN ha ripetutamente richiamato all’attenzione dei Ministri l’evidente impossibilità di continuare a garantire la qualità della formazione superiore con semplici e generici processi autorizzativi, fondati su indicatori stabiliti a priori, come sono ad esempio i requisiti minimi/necessari. Il CUN ha inoltre ribadito la necessità di garantire la qualità dei singoli corsi di studio entrando nel merito dei risultati ottenuti da ciascuno di essi e per questi motivi ha segnalato l’urgenza di cambiare radicalmente impostazione, avviando un processo di rigorosa valutazione e accreditamento dei singoli corsi di studio, con modalità conformi a consolidati modelli europei di Assicurazione della Qualità.  Come è noto, l’accreditamento è un processo articolato che prevede per ogni singolo corso di studio l’auto-valutazione interna e la valutazione esterna da parte di un organismo terzo, indipendente sia dagli Atenei sia dal Ministero. L’impegno è stato assunto dall’Italia fin dal 2003, a conclusione dalla Conferenza di Berlino tra i Ministri europei responsabili della formazione superiore. In questo senso il modello autorizzativo sinora applicato in Italia non può essere esaustivo in quanto si limita al solo accreditamento iniziale dei corsi di studio da parte dello Stato, cioè alla loro autorizzazione preventiva. Rischia addirittura di essere un meccanismo distorsivo, come segnalato nella mozione CUN del 25 maggio 2010 relativa all’istituzione di università telematiche. Occorre invece una puntale e specifica verifica dei risultati conseguiti dai corsi di studio, della loro rispondenza agli obiettivi prefissati, della soddisfazione degli studenti e della risposta del mondo del lavoro.
(Fonte: CUN 18-04-2012)