USA. ALTERNATIVE ALLE UNIVERSITÀ PIÙ PRESTIGIOSE E COSTOSE Stampa

Harvard, Yale, Princeton. I templi. Il sogno di tutti gli studiosi. I passaporti per un posto nel jet set. Ma anche luoghi quasi inaccessibili: costosi e, soprattutto, blindati. Entrarci è difficilissimo, bisogna essere bravi davvero. Non sono solo gli alti standard necessari per essere ammessi, ma anche la spietata concorrenza con studenti di tutto il mondo a rendere l'impresa praticamente impossibile. E chissà, forse anche inutile. Perché negli Usa ci sono molte altre università eccezionali, superspecializzate e quindi perfette per chi vuole tornare con un titolo spendibile ovunque. University of Chicago, Duke University, University of Wisconsin Madison e Ohio State University, per citarne alcune, sono del tutto equiparabli alle più blasonate. La Duke per esempio, stando al "News and World Report" dei migliori college e graduate school del Nord America, ha una delle migliori scuole di medicina del Paese, nonché eccellenti programmi di ingegneria e di storia dell'arte. La Wisconsin Madison, invece, è l'università in cui James Thomson ha isolato per la prima volta una cellula staminale embrionale umana, ma è anche molto quotata per studiare business, ingegneria e giornalismo.
Cominciando dalla East Coast, la John Hopkins University di Baltimora è tra le migliori scuole di medicina del mondo. Se invece l'obiettivo sono il giornalismo e la comunicazione, c'è il Philip Merrill College of Journalism (University of Maryland), dove insegnano ben sette premi Pulitzer, o la Tempie University che vanta uno dei primi dieci programmi di dottorato di tutti gli Stati Uniti. In questo campo è ottima anche la Newshouse School of Public Communication della Syracuse University, ateneo che però risalta soprattutto per la sua scuola di Public Affairs, la prima in assoluto in Usa, e per quella di architettura, almeno stando alla classifica annuale della rivista "DesignIntelligence". Più a sud, invece, c'è un moderno santuario dell'hi-tech: il Georgia Institute of Technology con i corsi di ingegneria, secondi solo a Mit, Stanford e Berkeley.
(Fonte: C. Visco, L’Espresso 26-04-2012)