COREA DEL SUD. CONTESTATA LA RIFORMA UNIVERSITARIA Stampa
Nonostante la ferma protesta della maggioranza delle università pubbliche, il governo sud-coreano ha difeso il nuovo sistema di valutazione, definito trasparente e meritocratico: lo stesso Lee Ju-Ho, ministro dell’Istruzione, ha affermato che le elezioni dei presidi delle facoltà universitarie hanno presentato spesso delle gravi irregolarità, se non addirittura dei casi di corruzione e di compravendita di voti. La nuova riforma, nelle intenzioni del governo, mira a migliorare la competitività dell’istruzione superiore coreana attraverso una selezione dei dirigenti basata sul merito, piuttosto che sul loro peso politico o economico. Il metodo con cui sarà valutato il merito, tuttavia, non convince molti professori universitari: la Federazione Coreana, infatti, ha denunciato che questa valutazione si baserà unicamente sul numero di pubblicazioni realizzate piuttosto che sulla loro effettiva qualità. “Per fare carriera, molti docenti ridurranno le ore d’insegnamento per dedicarsi alla ricerca – ha affermato Lee Jeong, professore dell’Università Nazionale di Gyeongsang – con inevitabili ripercussioni sulla qualità degli studi offerti”.
(Fonte: P. Guidotti, controcampus.it 14-04-2012)