GLI ORDINI PROFESSIONALI TUTELANO DAVVERO I CONSUMATORI? Stampa
Perché riformare gli ordini professionali è così difficile in Italia? Perché le professioni si tramandano di padre in figlio? Con quali svantaggi per i consumatori? A queste domande risponde il libro di Michele Pellizzari e Jacopo Orsini “Dinastie d'Italia. Gli ordini tutelano davvero i consumatori?” (Università Bocconi Editore, 160 pag).In Italia le professioni regolamentate occupano, secondo dati Istat del 2009, circa 1,3 milioni di persone: il 5,8 per cento della forza lavoro e il 28 per cento degli occupati con titolo di studio universitario. Il peso del settore nel nostro paese è ancora più importante secondo le cifre fornite da Marina Calderone, presidente del Comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali: in base ai suoi calcoli, infatti, nel novembre 2011 il mondo delle professioni regolamentate in Italia registra 2,1 milioni di iscritti. La regolamentazione dei servizi professionali ha uno scopo ben preciso: proteggere i consumatori in mercati caratterizzati da asimmetrie informative, in particolare per quanto riguarda la capacità dei clienti di valutare la qualità dei servizi offerti. Medico, avvocato, farmacista e giornalista sono le professioni per le quali avere un familiare già iscritto all’ordine facilita maggiormente l’accesso. Invece di garantire qualità e trasparenza ai consumatori, gli ordini si sono trasformati in corporazioni al servizio degli associati. E le connessioni familiari che facilitano l'accesso alla professione rivelano il diffuso nepotismo. Il problema vero è che spesso l’incidenza del cognome è sintomo di pratiche nepotiste e corporative che riducono la qualità dei servizi. E quando la forza delle connessioni familiari consente a individui con scarse capacità di diventare commercialista, avvocato o medico più facilmente rispetto agli altri aspiranti, è evidente che la regolamentazione non funziona o non funziona per lo scopo per cui è stata disegnata.
(Fonte: J. Orsini e M. Pellizzari, lavoce.info 30-03-2012)